Vuelta a España 2024, Primoz Roglic conquista il primo arrivo in salita! Batte allo sprint Lennert Van Eetvelt e si prende la Roja

Primož Roglič conquista il primo arrivo in salita della Vuelta a España 2024. Il corridore della Red Bull – Bora – hansgrohe si prende il traguardo di Pico Villuercas riuscendo ad avere la meglio nei confronti di Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny), troppo frettoloso nel festeggiare dopo aver lanciato per primo lo sprint in risposta allo scatto in contropiede di Mikel Landa (T-Rex Quick-Step). Terza piazza per João Almeida (UAE Team Emirates) che precede Enric Mas (Movistar), Felix Gall (Decathlon Ag2r La Mondiale), Matthew Riccitello (Israel Premier Tech), oltre che Landa, che facevano a loro volta parte del gruppetto di sette corridori arrivati a giocarsi il successo di giornata.

Buona prova anche di Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) che riesce a limitare i danni e chiude ottavo a 18″. Brutta giornata, invece, per Adam Yates (UAE Team Emirates) che perde 1’29”, insieme a Richard Carapaz (EF Education – EasyPost). Lo sloveno va così ad indossare la Maglia Rossa con 8″ di vantaggio su João Almeida, 32 su Mas e 38 su Tiberi, che va così ad indossare la maglia bianca di miglior giovane.

Il video dell’arrivo

Il racconto della tappa

Le prime fasi di corsa sono molto attive, con molti corridori che provano a portare via la fuga di giornata già nella pianura iniziale. La prima azione è composta da Joshua Tarling (INEOS Grenadiers), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ) e Mauro Schmid (Team Jayco – AlUla), sui quali rientrano rapidamente Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck) e Simone Petilli (Intermarché Wanty), mentre Jonas Gregaard (Lotto Dstny) perde l’attimo. Poco dopo si muovono anche Bruno Armirail (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Eduardo Sepulveda (Lotto Dstny) , Harold Martin Lopez (Astana Qazaqstan Team) e Antonio Jesus Soto (Equipo Kern Pharma), imitati da Dylan Teuns (Israel Premier Tech) e Xabier Berasategi (Euskaltel – Euskadi). Non tarda a formarsi così al comando un gruppetto di undici uomini, il cui vantaggio massimo sarà tuttavia di poco superiore ai trenta secondi prima che Movistar e Intermarché – Wanty riaprano le ostilità all’approccio della salita.

Appena inizia la salita Teuns perde le ruote dei compagni di avventura, ma la testa del gruppo non tarda a rientrare anche sugli altri. Ripartono così nuovi tentativi, con Armirail che appare tra i più pimpanti. Il francese resta infatti al comando assieme a Vergallito e Sepulveda, mentre si aggiungono Brandon Rivera (Ineos Grenadiers) e Callum Scotson (Team Jayco – AlUla); un tentativo che ha tuttavia vita molto breve. Il corridore transalpino tuttavia non si arrende e parte con William Junior Lecerf (T-Rex Quick-Step), Sylvain Moniquet (Lotto Dstny) e Mikel Bizkarra (Euskaltel – Euskadi), formando un quartetto sul quale non tarda a rientrare anche Filippo Zana (Team Jayco-AlUla).

Il gruppo è ancora vicino, consentendo così anche a Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma) di aggregarsi agli attaccanti, il cui ritmo resta molto alto, portando così al cedimento di Lecerf. Moniquet passa per primo al primo GPM, mentre, nelle vicinanze dello scollinamento, in gruppo si verifica una caduta che vede coinvolti Laurens de Plus e Oscar Rodriguez (Ineos), oltre a Carlos Canal (Movistar).

Tutti riescono a ripartire, con De Plus che sarà però spesso costretto a ricevere assistenza da ammiraglia e vettura medica. Nel frattempo, il gruppo lascia via libera alla fuga, che arriva ad avere più di 3′ di vantaggio nel corso della seconda salita categorizzata di giornata. A quel punto, la Red Bull-Bora-hansgrohe prende le redini del gruppo e stabilizza il margine. Moniquet si impone anche al secondo Gpm, tenendosi dietro Zana e avvicinando la possibilità di indossare la Maglia a Pois a fine tappa.

Nel lungo tratto pianeggiante fra il primo e il secondo Gpm la situazione rimane tranquilla, con il vantaggio costante e i fuggitivi che proseguono nella loro azione senza forzare. La sfida per i punti, e i secondi di abbuono, a disposizione in cima al Puerto de Miravete riaccende gli animi: a imporsi è Armirail, davanti a Zana e Moniquet. Si entra poi negli ultimi 40 km di gara con i cinque al comando che hanno poco più di 2′ di vantaggio e con lo stesso Armirail che prova ad andar via da solo e con il solo Castrillo che riesce a rispondergli. Gli altri tre attendono il gruppo, mentre il francese e lo spagnolo arrivano ai -30 con due minuti ancora pieni di vantaggio sul gruppo.

Un margine tuttavia destinato a crollare nell’approccio alla salita conclusiva, che la coppia di testa inizia con poco più di un minuto. Il primo tratto è facile e il gruppo procede regolare, con la lotta alle posizioni che comunque porta ad un ritmo elevato, tanto che all’imbocco delle rampe più duro, con una secca svolta a sinistra che porta la corsa a inerpicarsi per la strada di montagna, il margine è ridotto a una dozzina di secondi. Subito arriva l’accelerazione di Pavel Sivakov (UAE Team Emirates), alla quale risponde Aleksandr Vlasov (Red Bull – Bora – hansgrohe), seguito dal suo capitano, portando così all’esplosione del gruppo.

Esaurito il compito del compagno, Primoz Roglic (Red Bull – Bora – hansgrohe) prende in mano la situazione, andando a chiudere in prima persona sul franco-russo, che subito ci riprova, ma nuovamente Roglic chiude senza grandi difficoltà. A provare a sfruttare la situazione è Felix Gall (Decathlon Ag2r La Mondiale), che con uno scatto secco guadagna una decina di metri, costringendo lo sloveno ad uno sforzo ulteriore. Il tre volte vincitore della corsa aspetta di vedere se ci sono altre azioni e quando nessuno reagisce decide che è il momento di chiudere.

Con lui restano solamente Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny) ed Enric Mas (Movistar Team), mentre cedono Richard Carapaz (EF Education – EasyPost), Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), Jay Vine (UAE Team Emirates) e Matthew Riccitello (Israel – Premier Tech), con quest’ultimo che trova tuttavia le forze per seguire la solita azione in rimonta di Joao Almeida (UAE Team Emirates). I due riescono così a riportarsi al comando a due chilometri dalla conclusione, raccogliendo per strada anche Gall, che aveva perso terreno.

Con l’avvicinarsi del traguardo davanti sembra tuttavia cominciare a mancare l’intesa, con Mas e Van Eetvelt che provano a lasciar tutto il lavoro sulle spalle di Roglic. Quasi costretti a dare il proprio contributo, i loro cambi non sono efficaci e concedono il rientro del trio alle loro spalle. Si forma così un sestetto nel quale non c’è assolutamente intesa.

Questo consente il rientro anche di Mikel Landa (T-Rex Quick-Step), abile a gestirsi nel corso della salita. Gall a quel punto prova a rilanciare, mentre si avvicinano anche Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious) e, poco più dietro, Sepp Kuss (Visma|Lease a Bike) con Sivakov. L’accelerazione dell’austriaco tuttavia rende impossibile anche il loro rientro, costringendo anche Riccitello, Almeida e Landa ad una fatica supplementare in un ultimo chilometro che si annuncia incertissimo.

Il basco è l’ultimo a rientrare e prova subito a ripartire. Prontissima la reazione di Van Eetvelt, che si lancia al suo inseguimento, seguito a ruota da Primoz Roglic. Ne esce un bel testa a testa fra i due che si risolve in favore dello sloveno, ancora una volta capace di una volata di grande determinazione, beffando il giovane rivale, che ormai stava già festeggiando, proprio sulla linea.

Risultato Tappa 4 Vuelta a España 2024

Classifiche Vuelta a España 2024

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